Molte sono state consumate per millenni, mentre altre giocano ancora un ruolo importante nei sistemi alimentari dei popoli indigeni. Per altre ancora, un impiego è possibile solo grazie a scoperte scientifiche recenti, tecniche di coltivazione innovative e nuove tecnologie. Parliamo delle piante commestibili, un universo tutto da scoprire dal punto di vista gustativo e della sostenibilità: per coltivarle serve poca acqua e poca terra contribuendo in questo modo a ridurre l'impatto ambientale delle grandi piantagioni.
"Ci siamo ridotti ad affidarci solo a riso, mais e grano, che però stanno rapidamente degradando il suolo, riducendo la biodiversità e rendendo noi e le nostre forniture alimentari vulnerabili al cambiamento climatico. Produzione di cibo, suolo, acqua, biodiversità e clima sono inestricabilmente connessi, così come la salute, il benessere e le condizioni finanziarie degli agricoltori. Serve un livello di cooperazione internazionale se in futuro vogliamo avvicinarci all’idea di sostenibilità, una sfida oggi sempre più difficile."