Si narra che sia nata in Piemonte intorno ai primi del Novecento,nelle Langhe per la precisione,ad opera di una signora ungherese.
E' un dessert che si puo' preparare in mille varianti, ogni cucina ha la sua ricetta:c'e' chi usa il latte, chi lo miscela con la panna, chi usa solo quest'ultima, chi usa la colla di pesce, chi l'albume montato e la cuoce in forno, chi aggiunge la vaniglia, chi la cannella, insomma ognuno la personalizza come vuole ....e alla fine quale sia la ricetta corretta....beh, non si sa
Fate ammorbidire la gelatina per qualche minuto in una ciotolina colma d'acqua a temperatura ambiente.
Mettere in un pentolino la panna con due grani di pepe,la stecca di vaniglia aperta a meta' nel senso della lunghezza e lo zucchero e scaldare il tutto a fuoco basso,senza arrivare al bollore.
Eliminare pepe e vaniglia e,fuori dal fuoco,unire la gelatina strizzata mescolando finche' si sara' sciolta (la stecca di vaniglia si puo' riutilizzare;lavarla,asciugarla bene e conservarla in un vasetto di vetro).
Lasciare intiepidire il composto,versarlo in 4 stampini (io personalmente ho usato le tazzine del caffe') e metterli in frigo a rassodare per almeno 4 ore.
Per questa panna cotta trovo perfetta una salsa,da servire a parte,fatta semplicemente frullando qualche fragola con zucchero e succo di limone,poi scaldata a fuoco moderato e fatta bollire per 10 minuti.Naturalmente potete anche gustarla cosi'..... in purezza:io l'ho decorata mettendo un solo grano di pepe lungo per tazzina.