"Mia nonna prepara delle buonissime seppie all'inzimino." "Ah sì? Guarda che però si chiamano seppie in zimino." ...e invece mi sbagliavo. :-D
Che siano seppie "in zimino" o "all'inzimo", con o senza pomodoro o conserva, sono incredibilmente buone. Piatto autonnoinvernale, ma per chi ne è goloso è ottimo, sempre. Potete usare gli spinaci invece delle bietole se volete. Vi consiglio di aggiungere al fondo d'olio, un'acciuga sotto sale, perchè darà molta più 'spinta' agli spinaci, vista la loro dolcezza. Per 2 persone la quantità è molto semplice: stesso peso di seppie e bietole (400g), una manciata di funghi secchi e una manciata di pinoli, 1 cipolla, 1 costa di sedano, prezzemolo, olio evo, sale e pepe. Qui ho deciso di provare una presentazione con tanto di crostone di pane salatoliatopepato passato pochi minuti in forno a 200°C. Ho versato a cucchiaiate lo zimino sul pane, con tanto di sughetto al seguito. Irresistibile. :-D
Presto posterò la ricetta nella versione rossa.
In zimino oppure allinzimino è un modo gustoso di cuocere le seppie, il baccalà e altri tipi di pesce unendoli a bietole e a spinaci. La parola deriva dallarabo asseminu, che vuol dire salsa densa. Come, infatti, è densa la consistenza a fine cottura di questo piatto.
Preparare un fondo con poco olio e cipolla + sedano finemente tritati. Una volta stufati, unire le bietole ben lavate e tagliuzzate. Coprire e far andare per una decina di minuti. Nel frattempo tagliare le seppia a listarelle (io ho usato quelle surgelate già pulite del mercato orientale genovese), mettere i funghi secchi in ammollo in acqua tiepida e tritare leggermente i pinoli. Quindi unire funghi+pinoli e far insaporire pochi minuti e finire con le seppie. Salare e pepare e far andare a fuoco dolce a recipiente coperto per una 30 di minuti. Servire su una fetta di pane tostato.