I malloreddus, formato di pasta tipico della Sardegna, sono preparati a base di semola fine impastata con acqua salata e tiepida. Sono noti come gnocchetti sardi, il termine malloreddus è il diminutivo della parola che in dialetto sardo indica il vitello o il toro (malloru). La forma di questi apprezzati gnocchetti è particolarmente adatta a condire sughi corposi come quelli di carne. La preparazione di questo prodotto richiede grande esperienza e pazienza perché i malloreddus devono venire tutti di dimensioni uguali fra loro e con lo stesso spessore affinché sia garantita la cottura uniforme. In commercio si trovano anche colorati con lo zafferano, con gli spinaci o col pomodoro. Sono un piatto diffuso in tutto il territorio isolano, ciò che cambia è il loro condimento che si differenzia secondo le aree geografiche. Tagliamo a cubetti la salsiccia fresca, affettiamo la cipolla e facciamola rosolare con pochissimo olio in una terrina di coccio a fiamma bassa. Uniamo la salsiccia, mescoliamo e facciamo cucinare a fuoco basso 5 minuti. Aggiungiamo la polpa di pomodoro o, destate, i pomodori privati dei semi e passati; portiamo a cottura per circa 15 minuti. Versiamo lo zafferano sciogliendolo con cura, mescoliamo e facciamo ancora cuocere per 10 minuti. Lessiamo i malloreddus al dente, uniamoli al sugo facendoli mantecare per qualche minuto. La preparazione classica prevede che vengano spolverati con formaggio pecorino grattugiato e serviti fumanti. Buon appetito!