In un pentolino mettete a scaldare la panna con il latte, lo zucchero e il succo d'arancia, non deve arrivare ad ebollizione, quindi tenetelo d'occhio! Mettete a bagno in acqua molto fredda i fogli di gelatina, ci vorranno un paio di minuti, tempo durante il quale il composto di panna avrà anche il modo di intiepidirsi leggermente...anche perchè la gelatina non va sciolta in un liquido troppo caldo...comunque...una volta ammollata la gelatina va strizzata e amalgamata alla panna, versatela nei bicchierini e fatela arrivare a temperatura ambiente prima di farla riposare in frigorifero piccolo trucchetto...io la metto a riposare nel congelatore, perchè essendo un dolce che va montato in più stadi ha bisogno di più di un tempo di riposo...e in questo modo accorcio drasticamente ...bastano 10 minuti e siamo pronti per la fase successiva.
Prepariamo la gelatina di Campari Soda: mettere a scaldare in un pentolino il Campari Soda, lo zucchero, il limone e l'acqua, non appena diventa caldo togliere dal fuoco e scioglierci dentro i fogli di gelatina precedentemente ammollati...e qui come sopra...aspettare che si raffreddi quindi versare con molta attenzione sopra alla panna cotta e rimettere in frigorifero per far addensare. Passiamo adesso alle zest.
Con un rigalimoni, o con un coltello, (facendo attenzione a prelevare solo la parte color arancio) prelevare la buccia dell'arancia e tagliarla a julienne finissima, metterla in un pentolino, coprire di acqua fredda e portare ad ebollizione, scolare e ripetere la stessa operazione, partendo sempre da acqua fredda, per altre due volte. (Questo serve per eliminare l'eccessivo amaro contenuto nella buccia)
Adesso pesate le bucce e preparate un caramello con lo stesso peso delle bucce di acqua e zucchero, facendolo andare su fuoco bassissimo, senza farlo colorare, appena lo zucchero si sarà sciolto aggiungere le scorzette e lasciarle caramellare per 4 - 5 minuti, poi togliere dal fuoco e lasciarle raffreddare completamente...poi se vi piace, rotolatele in un pochino di zucchero semolato...come se fossero dei lustrini...prima di adagiarne un mucchietto sopra la gelatina ormai rappresa.