Latte portoghese o créme caramel? A chi si deve la paternità di questo delizioso dessert al cucchiaio, ai portoghesi o ai francesi?
Bella domanda... difficile dare una risposta, forse non lo sapremo mai perché è ovvio che ciascuno tiri l'acqua al proprio mulino: i portoghesi diranno che l'hanno inventato prima loro, e i francesi diranno invece che è farina del loro sacco.
Senza voler mancare di rispetto alla cucina francese, io propendo a credere che molte delle cose che spacciano come loro siano in realtà delle "appropriazioni indebite" a cui loro non hanno fatto altro che attribuire un nome nella loro lingua, e tante grazie per esservi fregati il nostro procedimento per fare gli gnocchi, chiamandoli "merde de chien"... sì bé, non è che lo troverete scritto sui menù, ma familiarmente so che è così che li chiamano :-/
Comunque, a me piace di più usare l'espressione "latte portoghese", perché alla créme caramel tendo ad associare le buste di preparato liofilizzato che sinceramente aborro... preferisco fare a meno del dessert, piuttosto che piegarmi all'uso di questi surrogati-pieni-di-non-si-sa-cosa.
Oltretutto, il latte portoghese è veramente facile da fare. Richiede solo una permanenza di svariate ore in frigo per potersi ben rassodare e stabilizzare, quindi se lo si vuole fare, è bene prepararlo un giorno prima. Ultimo, ma non meno importante, è naturalmente privo di glutine, la qual cosa farà senz'altro piacere agli amici celiaci.
Questa ricetta in particolare l'ho presa dal mio solito libro di cucina portoghese Piri Piri Starfish, se si amano le cose al caffé, merita veramente l'assaggio.
Per 6 stampini per créme caramel da 100 ml occorrono:
per il caramello
100 g di zucchero fino Zéfiro1 cucchiaio di acqua1 cucchiaio di porto o whisky
per la crema
450 ml di latte3 uova60 ml di caffé espresso (va bene anche fatto con la moka, purché sia bello forte)55 g di zucchero fino Zéfiro1 cucchiaino di essenza di vaniglia
Come prima cosa, si prepara il caramello, mettendo lo zucchero in un padellino antiaderente col cucchiaio d'acqua e scaldando sul fornello a fiamma media, mescolando e ripulendo i bordi con un pennellino bagnato dai residui di zucchero che altrimenti cristallizzerebbero e brucerebbero. Smettere di mescolare quando lo zucchero prende una leggera ebollizione e lasciare che caramelli, eventualmente roteando il padellino di tanto in tanto. Quando sarà completamente caramellato, aggiungere il porto o whisky (occhio agli schizzi!) mescolando con la frusta, lasciare che cessi completamente l'ebollizione e ripartire negli stampini.
Accendere il forno a 160° statico. Porre il latte a scaldare e spegnere la fiamma appena sta per spiccare il bollore. Aggiungere il caffé e mescolare.
Nel frattempo si sarà provveduto a sbattere leggermente le uova con lo zucchero e la vaniglia. Non montarle! smettere di mescolare appena cominceranno a fare un po' di schiuma. Quindi aggiungere il latte a filo, molto piano e sempre mescolando. Ripartire negli stampini col caramello.
Porre gli stampini in una pirofila da forno e riempirla di acqua bollente fino a metà altezza degli stampini. Infornare e lasciar cuocere per una cinquantina di minuti, o comunque finché la crema non si sia addensata, eventualmente girando la pirofila di tanto in tanto.
Far raffreddare, quindi mettere in frigo e lasciar riposare fino al giorno dopo. Al momento di servire, per sformare basterà esercitare una leggera pressione col polpastrello tutto intorno ai bordi, facendo in modo che si stacchino dallo stampo, capovolgere quindi sul piattino e agitare con fermezza. Se proprio dovesse opporre resistenza, immergere per pochi secondi in acqua bollente.