Ricetta semplice come ogni ricetta popolare, ma veramente molto, molto gustosa!
Ecco a voi le polpettine di patate e pane:)
Mi fu data a Senise ben 9 anni fa, senza proporzioni, solo ingredienti; logicamente fa parte delle tipiche ricette da fare ?a occhio?; da allora le ho sempre preparate, arrivando alle dosi che vi propongo, in base ai miei gusti, voi potete anche modificarle seguendo le vostre esigenze.
La prima volta pensai?facilissime!!! Iniziai a friggere queste povere polpettine senza accortezza alcuna?risultato??? Mi si aprirono tutte in cottura, una vera strage!!! Polpette spiattellate ovunque!!!:D
?Essì?, sono delicatissime, ecco perché ero molto titubante nel pubblicarle, ma sono troppo buone, non ce l?ho fatta a non presentarvele!
Ho notato che non ammollando il pane, essendo il tutto più asciutto, il problema sparisce, ma francamente rimangono più secche, meno morbide, e non le preferisco. Ho quindi deciso di stare più attenta mentre le friggo.
Molto dipende anche dalle patate, logicamente, se più o meno farinose, ma questo lo sapete meglio di me!
Polpettine di patate e pane.
Ingredienti:
150gr di pane casereccio ammollato nel latte, no panini, né pane per tramezzini.
500gr di patate lesse e schiacciate
100gr di pecorino grattugiato
50gr di salsiccia tagliata a tocchetti molto piccoli
1 uovo
Olio di oliva per friggere
Sale, pepe, prezzemolo, qb
Preparazione:
Mettere in ammollo il pane nel latte .
Lessare le patate, passarle nello schiacciapatate e lasciare raffreddare. Strizzare ben, bene il pane, eliminando il latte in eccesso, unirlo alle patate e al resto degli ingredienti. Formare delle polpettine non più grandi di una noce, meglio ancora se più piccole, infarinarle in farina di semola e friggere.
Come friggerle:
Il momento della frittura, come già detto, è quello più delicato; se non si sta attenti, le polpettine tenderanno ad aprirsi. Io mi regolo così?in una padellina coi bordi alti, metto abbondantissimo olio. Friggo poche polpette alla volta, faccio cadere le polpette nell?olio, dovranno essere coperte per tre quarti, e non le tocco fino a quando iniziano a formare sulla base una bella crosticina dorata, solo allora le capovolgo delicatamente per fare dorare anche la parte superiore. Una volta dorate in maniera il più possibile omogeneo, le tolgo dall?olio e le ripongo su carta assorbente. Cerco di mantenere la temperatura dell?olio il più possibile costante, deve sobbollire formando però delle bollicine lievi, mai troppo violente. Nel caso in cui si dovesse riscaldare troppo, consiglio di spegnere, fare raffreddare leggermente, e poi riprendere la frittura.