È una delle ricette più classiche per cuocere la carne di cavallo, ma se siete particolarmente sensibili all'animale potete tranquillamente sostituire questa carne con quella di manzo o di vitello.
Tagliare la carne di puledro a spezzatino e affettare grossolanamente le cipolle.
In un largo tegame far scaldare l'olio a fiamma vivace assieme all'aglio e l'alloro.
Aggiungere la carne e rosolare, sempre a fiamma viva, fino a saldare tutte le fibre.
Abbassare la fiamma ed aggiungere le cipolle, i grani di pepe e il prezzemolo. Cuocere per 5 minuti a fuoco moderato.
Versare nel tegame la salsa di pomodoro, aggiustare di sale.
Far cuocere a fuoco lento per 3-4 ore, o comunque finchè la carne non sarà diventata tenera. Nel caso il sugo dovesse restringersi troppo aggiungere un po' d'acqua.
Servire caldo e, se vi piace, spolverare con un po' di peperoncino.
Ricetta completamente sbagliata. 1) la carne di puledro non va bene: figuriamoci se ai tempi andati il puledro che doveva diventare cavallo che era l'unico animale di fatica in campagna per tirare l'aratro o il carretto lo cucinavano. Si cucinava il cavallo quando ormai non c'è la faceva piü a lavorare perciò la carne era durissima 2) perciò la carne, che per la cucina povera dei pezzetti era durissima, in quanto si usava il capocollo che è calloso quindi si ammorbidisce in cottura e il muscolo (ai contadini si dava quella perchè quella migliore se la mangiavano i padroni delle terre e i mezzadri) , si cucinava in 2 fasi. Prima bollita intera e non a pezzi (sbagliatissimo) innsaporita con 5/6 spicchi d'aglio, abbondanti rosmarino, alloro e origano freschi assolutamente non secchi e pepe in grani, salando quanto basta 3) dopo la bollitura per almeno 2/3 ore la si lascia riposare tutta la notte perchè raffreddando si compatti e si possa tagliare meglio e il giorno dopo la si taglia a medaglioni alti non piú di 2 dita, perché va mangiata nel pane, tassativamente filone di grano 4) a questo punto in un tegame di coccio si soffriggono a fuoco medio basso in abbondante olio extravergine di oliva cipolla, qualche foglia di alloro e abbondante peperoncino (lu diavolicchiu nuesciu). Niente carote. Niente sedano. Orrore. Quelli teneteli per il ragù alla bolognese. Quando la cipolla è imbiondita si versano alcuni cucchiai di concentrato di pomodoro allungando con il brodo di cottura della carne già salato e filtrato cosí che risulti un sugo molto lento non denso. A questo punto, solo a questo punto si immergono i medaglioni di carne che non vanno assolutamente soffitti (altro errore pacchiano)altrimenti induriscono, si copre, si abbassa la fiamma e si lascia pipare o sobbollire lentamente per altre 2 ore controllando che il sugo non sia nè troppo denso nè troppo liquido perciò se si asciuga basta aggiungere un po' di brodo di cottura. Volendo si può aggiunger
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Ricetta completamente sbagliata. 1) la carne di puledro non va bene: figuriamoci se ai tempi andati il puledro che doveva diventare cavallo che era l'unico animale di fatica in campagna per tirare l'aratro o il carretto lo cucinavano. Si cucinava il cavallo quando ormai non c'è la faceva piü a lavorare perciò la carne era durissima 2) perciò la carne, che per la cucina povera dei pezzetti era durissima, in quanto si usava il capocollo che è calloso quindi si ammorbidisce in cottura e il muscolo (ai contadini si dava quella perchè quella migliore se la mangiavano i padroni delle terre e i mezzadri) , si cucinava in 2 fasi. Prima bollita intera e non a pezzi (sbagliatissimo) innsaporita con 5/6 spicchi d'aglio, abbondanti rosmarino, alloro e origano freschi assolutamente non secchi e pepe in grani, salando quanto basta 3) dopo la bollitura per almeno 2/3 ore la si lascia riposare tutta la notte perchè raffreddando si compatti e si possa tagliare meglio e il giorno dopo la si taglia a medaglioni alti non piú di 2 dita, perché va mangiata nel pane, tassativamente filone di grano 4) a questo punto in un tegame di coccio si soffriggono a fuoco medio basso in abbondante olio extravergine di oliva cipolla, qualche foglia di alloro e abbondante peperoncino (lu diavolicchiu nuesciu). Niente carote. Niente sedano. Orrore. Quelli teneteli per il ragù alla bolognese. Quando la cipolla è imbiondita si versano alcuni cucchiai di concentrato di pomodoro allungando con il brodo di cottura della carne già salato e filtrato cosí che risulti un sugo molto lento non denso. A questo punto, solo a questo punto si immergono i medaglioni di carne che non vanno assolutamente soffitti (altro errore pacchiano)altrimenti induriscono, si copre, si abbassa la fiamma e si lascia pipare o sobbollire lentamente per altre 2 ore controllando che il sugo non sia nè troppo denso nè troppo liquido perciò se si asciuga basta aggiungere un po' di brodo di cottura. Volendo si può aggiunger
Buonissima!!