Fatto rosolare il tutto in abbondante burro, con un po' di aglio che poi tolto, sfumando con un bicchiere di vino bianco, preferito il vino bianco perchè la carne di tacchino è molto delicata e credevo che un vino rosso avrebbe coperto gli altri sapori.
Tritato il tutto finemente creando un impasto morbido, ad occhio era circa 1 kg, con un mestolo di legno versato sul tacchino semi disossato, cucito e massaggiato con l'olio sale e spezie la carne.
Posto il tacchino in una teglia ricoperto con bacche, rami di mirto e prugne, irrorato con olio e vino, infornato a 170 per tre ore fino a doratura.