Le graffe napoletane sono un classico dolce della cucina tradizionale campana e originarie di Napoli, si preparano tutto l’anno, sopratutto nel periodo del Carnevale.
Lessatele patate con la loro buccia, scolatele, sbucciatele e schiacciatele mentre saranno ancora calde. Mettete il ricavato in una ciotola e lasciatelo raffreddare.
Mettete la farina in una ciotola ed unite il lievito, la vanillina, lo zucchero e la scorza grattugiata del limone, mescolate, aggiungete le patate, un pizzico di sale ed infine le uova, 1 alla volta.
Impastate il tutto e aggiungete il burro fuso, unite poco alla volta il latte e continuate a lavorare l’impasto che dovrà risultare molto appiccicoso ma non molle, se necessario aggiungete qualche cucchiaio di farina.
Continuate a lavorare l’impasto per 10 minuti fino a renderlo morbido e liscio. Formate una palla, coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare in un luogo tiepido (ad esempio dentro al forno spento) per 2 ore o fino a quando avrà raddoppiato di volume.
Prendete nuovamente l’impasto e dividetelo in tanti pezzetti da g 60 circa ognuno, formate delle palline, ricavate un buco al centro di ogni pallina e adagiatele su una teglia foderata con carta forno.
con pellicola trasparente e lasciatele lievitare nuovamente in un luogo caldo per 1 ora.
Portate l’olio ad una temperatura di 160° (fate la prova con lo stecchino: inseritelo nell’olio e quando inizieranno a formarsi delle bollicine tutto intorno l’olio sarà pronto).
Immergete le graffe napoletane nell’olio, poche per volta, e rigiratele delicatamente.
Fatele cuocere 2 o 3 minuti per parte, finché risulteranno dorate da entrambi i lati.
Raccoglietele e mettetele a scolare su carta da cucina poi passatele ancora calde nello zucchero semolato.