Il luccio di mare nella specie marina é noto come barracuda e vive anche nel Mediterraneo. Ha dimensioni piuttosto ridotte ed é decisamente meno pericoloso rispetto alla nota specie tropicale. Possiede dei denti aguzzi che incutono un certo terrore e ha un corpo affusolato e slanciato. Il suo prezzo è contenuto anche se non è facilmente reperibile, forse perché non è molto apprezzato. Al mercato erano disponibili, nonostante siano migliori nei mesi estivi, erano di dimensioni medie e ne ho acquistati due. Il rivenditore mi ha consigliato di cucinarlo al vino rosso o in semolato e fritto. Ho optato per il vino rosso perché ho trovato in frigo una bottiglia che languiva, ignorata da tutti! Sventriamo il barracuda, laviamolo, asciughiamolo e affettiamo le cipolle sottili e la carota. Sbucciamo le patate e tagliamole a cubetti piccoli. Stufiamo, in una padella capiente, le patate con qualche cucchiaio di acqua per circa dieci minuti. Aggiungiamo le cipolle e le carote, mescoliamo e saliamo. Uniamo il luccio ed il vino rosso, facciamolo sfumare e mettiamo il coperchio. Cuociamo per venti minuti circa verificando che il sughetto non si asciughi troppo. Tritiamo grossolanamente le foglie di alloro e di salvia e guarniamo il pesce prima di servirlo.