Pulite ed eviscerate i calamari: dividete i tentacoli dalla testa, quindi introducete le dita nel sacchetto e rimuovete la parte di cartilagine.
Lavate i calamari internamente quindi incidete l’esterno in modo da rimuovere la pelle. Sciacquateli nuovamente, tagliateli ad anelli larghi 3 cm e dividete i tentacoli in 2 o 3 parti. Tamponate i calamari con carta da cucina.
In una pentola dai bordi alti mettete a scaldare abbondante olio. Quando sarà ben caldo passate i calamari velocemente nella semola, facendola aderire per bene e da tutte le parti, lasciatela asciugare un pochino poi immergeteli nell’olio caldo, i calamari dovranno risultare completamente immersi nell’olio con gli anelli aperti e ben distanziati tra loro.
Friggete pochi calamari per volta e infarinateli man mano , non abbassate mai la temperatura dell’olio
Fate cuocere i calamari per circa 4 – 5 minuti muovendoli di tanto in tanto e toglieteli quando risulteranno leggermente dorati. Metteteli a scolare su carta assorbente da cucina, salateli a piacere e serviteli ben caldi con una spruzzata di limone.
La ricetta tradizionale classica dei calamari fritti prevede una panatura semplice con sola farina ma sono ottimi anche in pastella. Allo stesso modo potete friggere altri pesci quali merluzzetti, gamberi, moscardini, triglie e alici.