Filetto di nasello all’acqua pazza.
La tecnica di cottura “all’acqua pazza” e nata tra Ponza e Napoli. I pescatori durante le loro battute di pesca cuocevano i pesci di grossa taglia con acqua di mare, pomodorini piennolo del Vesuvio , aglio, olio e il prezzemolo che non mancava mai. Questa cottura che esalta le carne pregiata dei pesci blasonati (spigola, orata, cernia, pesce San Pietro ecc ecc), và bene anche per le taglie piccole. Oggi gli amici mi hanno sfidato portandomi dei filetti di nasello surgelati. A me piacciono molto queste sfide…. Ma ora che ci penso..!!! Vuoi vedere che con la scusa del…” voglio vedere ora come te la cavi” mi fanno cucinare sempre a me..!!!
Loro giocano sul velluto, sanno che davanti alle sfide non mi tiro mai indietro e poi mi piace la loro compagnia.
In una padella aggiungo l’olio e faccio soffriggere l’aglio con i semi di finocchietto e peperoncino (01). Aggiungo poi i pomodori con un pizzico di sale (02). In questa maniera perderanno la loro acqua di vegetazione e incominceranno a caramellarsi (03).
Arrivati a questo punto aggiungo i filetti di nasello ancora surgelati , una parte del prezzemolo tritato e un mestolo d’acqua (04). Nel frattempo abbrustolisco alcune fette di pane (05). Aggiusto di sale il nasello e lo servo adagiando sulle fette di pane tostate e completo con altro prezzemolo (06).
Davvero molto buono e scommessa vinta. Buon Appetito e alla prossima ricetta. Io vi aspetto tutti qui.