In una padella antiaderente bella capiente (28 cm per questa quantità di pasta, per cercare di fare in modo che la pasta rimanga distribuita il più possibile in un unico strato), far scaldare l'olio con l'aglio passato allo schiacciaaglio e i pomodorini tagliati a metà. Tenere da parte un paio dei fiori più grandi e belli, e tagliare a pezzi gli altri, quindi aggiungerli ai pomodorini e far rosolare un po' anche loro. Aggiungere quindi la pasta, farla rosolare un attimo mescolando, e cominciare a portare a cottura con tre mestolate di brodo caldo, continuando ad aggiungerne man mano che il liquido si restringe. Verso metà cottura, aggiungere i due fiori lasciati interi e gli stimmi di zafferano, fatti prima ammorbidire in un po' di brodo.
Cuocere finché la pasta non sia al dente, cercando di fare in modo di non lasciare troppo liquido di cottura. Nel caso, se non si riuscisse a farlo restringere abbastanza, si può togliere col cucchiaio. Il sale non è che abbia dimenticato di metterlo, non ho salato di proposito perché il brodo era già abbastanza saporito di suo. Servire con una bella spolverata di parmigiano a scaglie.