Introdurre tutti gli ingredienti nella MdP nell'ordine in cui sono elencati e avviare il programma Impasto, lasciando a lievitare per almeno 8 ore (dipende anche dalla temperatura ambientale, qui aveva cominciato a fare già abbastanza caldo all'epoca in cui ho scritto questo post).
Foderare una leccarda con un foglio di carta forno e ungere bene con olio evo, quindi stendere l'impasto e con le nocche fare dei bei buchi. A differenza dell'altra volta, in cui l'impasto era molliccio e appiccicoso, questa volta l'impasto era molto consistente e andava ben allargato con le mani, fino a raggiungere i bordi della teglia. Questo è stato l'effetto primario della kamut, che è una farina che evidentemente assorbe molto di più i liquidi di quanto non faccia la manitoba Farina Americana Spadoni che uso generalmente per questi impasti.
Rimettere a lievitare nel forno spento con la lucina accesa, finché non diventa bello gonfio, a me c'è voluta un'oretta, quindi scaldare il forno a 210°-220°, ungere ancora la focaccia in superficie, molto generosamente, cospargere con sale grosso e con aghi di rosmarino fresco.