Il lampredotto a Firenze è un’istituzione.
Il lampredotto è un tipico piatto povero della cucina fiorentina.
Nei tempi passati, era la colazione dei “barrocciai” fiorentini o di persone che avevano bisogno di calorie e di mettere nello stomaco una pietanza che saziasse. Veniva servito assieme ad un “ gotto di vino” (bicchiere).
Ancora oggi è molto diffuso in città grazie alla presenza di numerosi chioschi dei così detti lampredottai.
Sciacquare bene il lampredotto sotto l’acqua. Riempire una pentola con acqua, aggiungere la carota, il sedano, i pomodori maturi, la cipolla, un pizzico abbondante di sale grosso, l’ osso e la punta di petto.
Nel frattempo preparare la salsa verde: assodare un uovo in un pentolino e poi lasciarlo freddare. Tritare con il coltello o la mezzaluna il prezzemolo con l’uovo sodo, lo spicchio d’aglio, i capperi e il pane precedentemente strizzato. Metti tutti gli ingredienti in una ciotola e coprirli con una generosa quantità di olio extravergine di oliva. Mescolare bene per amalgamare tutti gli ingredienti e regolare di sale e pepe
Quando il brodo è pronto mettere il lampredotto e lasciare far bollire a fuoco basso per circa due ore, prestando attenzione a che non si consumi tutta l’acqua.
Per preparare il panino al lampredotto, togliere il lampredotto dal brodo ed affettarlo sottilmente. Aprire il panino e riempirlo con il lampredotto. Condire con abbondante sale e pepe nero macinato e una buona cucchiaiata di salsa verde, o altro condimento scelto.
Si può bagnare la calotta superiore del panino, in questo modo il lampredotto non risulta asciutto.Può essere servito anche con olio piccante o salsa piccante
Non buttate il brodo, potete farci un bel risotto con il cavolo verza. Con il lesso possiamo preparare delle appetitose polpette.