Anche in questo caso è semplicissimo, bisogna solo ricordarsi di lasciar spurgare cozze e vongole in acqua salata fredda per un'ora almeno, quindi fate aprire prima le cozze, precedentemente pulite.
Poi trasferitele solo con metà 'guscio' in una pentola di coccio, in cui avrete fatto scaldare l'olio con un pezzettino d'aglio, sale e pepe, peperoncino. Nella stessa padella in cui avete fatto aprire le cozze, lasciando il loro fondo, fate aprire anche le vongole, 'semisgusciatene' la maggior parte e trasferite anch'esse nella pentola di coccio, infine aggiungete le code di gamebero rimaste.
Sfumate con un goccio di vino, aggiungete una bricciola di dado, una punta di concentrato di pomodoro e annegate tutto con il fumetto che avevate utilizzato per cuocere le code di gambero, filtrato 'spermendo' ulteriormente i gusci degli scampi, in modo da recuperare tutto.
Qualcuno potrebbe pensare male visto che nella foto si vedono i gusci di 4 scampi il risultato è uguale anche con due ma essendo una golosona ne presi in realtà 4 e 4 cicale per il mio amore di cui un guscio è finito per sbaglio nella zuppa però mi sono attenuta alle regole per le preparazioni, solo di gusci ne ho utilizzati 4 e gli eventuali extra erano a parte.
Una volta completata la zuppa ricoprite la pentola di coccio con un coperchio fatto con sfoglie di pasta di pane, che tirato con il mattarello. Sembrerebbe un' operazione facile tutt'altro la sfoglia di pasta da pane lievitata tende ad afflosciarsi e invece che formare un bel cappello tutto decorato è diventato una specie di 'ciotola' che nonostante tutto, cuocendo in forno caldo a 180°, ventilato, circa una quarantina di minuti, lasciando un forellino al centro per permetere la fuoriuscita del vapore, fino a doratura.
Alla fine non era così mostruosa e comunque era sensazionale, a mio parere molto più buona di una semplice zuppa di pesce, la crosta di pane era una merviglia, bella croccante giusto giusto da inzuppare nel pesce.