Si avvicina il Natale e tutte le regioni d'Italia sfoggiano per l'occasione i loro piatti tradizionali, un trionfo di gusto e sapori che vengono tramandati da generazioni. La
cucina abruzzese si presenta come l'insieme di tradizioni pastorali dell'interno e marinare della zona costiera. I festeggiamenti iniziano la notte del 24 Dicembre con un falò nella piazza delle chiese. L'usanza vuole che nella vigilia il menù sia a
a base di pesce e si evitino uova, burro e latte.
Antipasti
Nel pranzo natalizio abruzzese, entra in scena un
antipasto a base di totani e calamaretti con il condimento caratteristico di cipolle, sedano, carote, patate lesse, olive e prezzemolo. Il baccalà, principe della tavola natalizia dell'Abruzzo, è anche ingrediente privilegiato dei
filetti di baccalà in pastella allo zafferano. Preparata la pastella con l'uovo, farina, pepe e lievito, aggiunta l'acqua gradualmente, il segreto è lasciare lievitare l'impasto un paio d'ore, immergendovi le listarelle di baccalà lessato e friggerlo in olio bollente. La tradizione prevede che venga servito in tavola e mangiato subito caldissimo. Immancabili gli
insaccati e le
alici sperone, che vanno sfilettate e immerse in una pastella composta da uova e poca farina. Ciò che le rende uno dei piatti più cucinati è che dopo la frittura le alici sono bagnate nell'aceto e spolverate con un il trito di prezzemolo e aglio.
Primi Piatti
Trionfa fra i primi del
pranzo natalizio dell'Abruzzo la
minestra di cardi che regala al palato una gustosa armonia di cardi a cui si unisce un composto di uova, parmigiano e noce moscata su cui viene versato un brodo di carne e un soffritto di rigaglie di pollo e tacchino. Considerato il vero primo piatto di Natale la pasta all'uovo detta il
"rintrocilo", è un lunghissimo spaghetto di farina, sale e acqua che viene condito con un sugo di castrato di montagna e maiale fatto rosolare nella cipolla e olio per 3/4 ore, la cui cottura viene poi terminata con la passata di pomodoro. A base di ingredienti semplici è anche la
zuppa di castagne e ceci che a seconda delle zone presenta delle varianti. In un brodo di verdure si fanno cuocere i ceci e le castagne aggiungendo olio e pane tostato.
Secondi Piatti
I secondi piatti prevedono pietanze raffinate come il tacchino alla canzanese che va cotto in acqua fredda, insaporito con alloro, rosmarino e aglio, poi cotto al forno e servito freddo con la sua gelatina. Tipico della cucina pastorale l'agnello al cotturo, tagliato a pezzi, viene cotto a fuoco lento con olio e lardo, cipolla, poco prezzemolo, salvia, sale e pepe. Quando la carne è cotta si versa il brodo e la carne sul pane posto dentro una scodella.
Dolci
Fiore all'occhiello del pranzo natalizio i
dolci sfiziosi che in realtà accompagnano tutto il periodo delle feste. Tanto amato dalle famiglie abruzzesi e non solo il
parrozzo che si racconta ideato da un pasticcere che voleva imitare, con mandorle e cioccolato, il colore del pane casereccio. In linea con l'allegria delle feste i
calcionetti realizzati con una pasta leggera ripiena di purè di castagne arricchito con miele, cannella, cioccolato e frutta secca. Dolcetti deliziosi che saranno delle piacevoli compagnie per amici e parenti.
Calcionetti abruzzesiSfiziosi dolcetti fritti dall'aspetto simile a quello dei ravioli, caratterizzati da una pasta leggera e friabilissima, quasi impalpabile e da un ripieno a base di morbido purè di marroni. Immancabili sulle tavole abruzzesi durante il periodo di Natale.
Dessert Difficile 2 h 2 m 751 kcal
Commenti dei membri:
In alcune zone, nel ripieno dei calcionetti, alla purea di castagne si unisce anche una purea di ceci, in egual misura. Vi assicuro che con gli aromi vari, e' difficile individuarne la presenza! ;-)
Io voto 8
A casa nostra. il baccala' si mangia la vigilia di Natale...il pranzo Natalizio e' tutto carne
Saporito!