E' un piatto rapidissimo e molto gustoso, con note un po' orientaleggianti (che nella foto ho cercato di sottolineare visivamente con il fiore per me orientale per eccellenza, la peonia), grazie alla salsa di soia e al gusto del sesamo.
La Stefi lo propone fatto al forno , ma è ottimo anche in padella avrete l'avvertenza di far cuocere il pesce 2 minuti per lato, tre, se dovesse essere molto spesso. Sarà un po' meno light forse, ma ancor più rapido.
Per prepararlo, unite tutti gli ingredienti per la salsina: l'uso dell'olio di semi credo lo abbia preferito per mantenere un sapore delicato che non copra quello del pesce, così come io ho aggiunto per lo stesso motivo il pepe bianco invece del nero, più aggressivo.
Diversamente, anche un olio di oliva leggero va bene. Confesso che la mia propensione per il saporito mi ha indotto ad aggiungere qualche goccia di Worcestershire, per dare un aroma un po' più deciso alla salsina.
Se non avete una arancia da spremere, data la stagione, sostituite il succo con lo stesso quantitativo di limone.
Fatto questo deliscate e spellate il filetto di salmone. Pressate sulla superficie i semi di sesamo, anche tostati, se preferite e adagiatelo in una teglia coperta con un foglio di carta forno.
Versate delicatamente la salsina sul filetto (porterà via qualche semino che voi riaggiungerete) e mettete il tutto in forno a 190 circa per 10/15 minuti.
Mi hanno spiegato che per sapere se il salmone è cotto, bisognerebbe infilare nel centro del filetto una piccola sonda di metallo, anche un grosso ago, lasciarlo li per 3 o 4 secondi e poi estrarlo portandolo alle labbra, per sentirne la temperatura: se è tiepido, il pesce è cotto.