Preparare la salsa: far rinvenire i goji per mezz’ora in una tazza di acqua calda, poi scolarli. Far fondere il burro in una casseruola e appassirvi lo scalogno finemente tritato. Versarvi il vino, il succo di agrumi e l’aceto di lamponi e portare a ebollizione. Unire a questo punto i goji – tenendone da parte qualcuno per la decorazione - e il brodo caldo (che, lo ricordo, non deve essere salato), salare leggermente e abbassare la fiamma, facendo sobbollire fino a ridurre la salsa della metà.
Frullare la salsa ottenuta, unirvi un cucchiaio di confettura di rosa canina e un cucchiaio di crème de cassis, regolare di sale e pepe e tenere in caldo.
Arrostire i petti d’anatra: preriscaldare il forno a 190 C in modalità statica. Eliminare con una pinzetta eventuali residui di piume rimaste sui petti d’anatra, pareggiarli tagliando la pelle in eccesso ai bordi, quindi incidere col coltello la pelle praticando dei tagli trasversali. Fare altrettanto nel senso opposto in modo da ottenere delle incisioni “a rombo”.
Mischiare in una ciotola sale e pepe di mulinello e massaggiare con essi i petti da ambo i lati. Scaldare su fiamma vivace una padella che possa andare anche in forno e quando è sufficientemente calda adagiarvi i petti dal lato della pelle. Non è necessario aggiungere alcun grasso, quello contenuto nella pelle si scioglierà e sarà più che sufficiente (direi perfino… eccessivamente abbondante! J).
Far dorare i petti per qualche minuto, poi voltarli e farli grigliare un paio di minuti dal lato della carne. Spegnere il fuoco, toglierli momentaneamente dalla padella ed eliminare il grasso in eccesso. Rimettere i petti in padella adagiandoli dal lato della pelle e infornarli per 7-8 minuti se si vuole la carne al sangue, 10-12 se la si vuole cotta a puntino.
Estrarre la carne dal forno e farla riposare 10 minuti, poi affettarla e servirla, nappandola con la salsa di goji.