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Strozzapreti al sugo e pecorino romano

Gli strozzapreti, pasta povera della Sabina sono i lontani parenti dei pici toscani a loro volta parenti degli spaghetti. La pasta è poverissima: acqua, semola rimacinata (io ho usato questa) e sale con cui si deve fare un impasto duro. Raramente si mettono le uova, a volte i soli albumi che avanzano da altre preparazioni. Per prepararli ci vuole tempo e pazienza.

Si prepara la pasta, si stende in una sfoglia alta un paio di centimetri dalla quale si ricavano delle piccole strisce che vengono lavorate tra le mani il più sottile ed uniforme possibile. Poi si stendono gli strozzapreti ad asciugare su una tovaglia e spolverati di semola rimacinata per non farli attaccare tra di loro.


Se la pasta è povera il condimento è spesso ricco: ragù di carne! O semplice sugo di pomodoro e sempre con tanto pecorino!!

Per la pasta:

360 g di semola rimacinata

40 g di farina 00

250 ml di acqua tiepida (l'impasto deve essere abbastanza duro ma lavorabile)

semola rimacinata per spolverare

Procedimento:

Fare la fontana con la farina sulla spianatoia e versarvi al centro poco per volta l'acqua tiepida leggermente salata, quindi impastare la farina cominciando dal centro della fontana, e lavorare bene per un quarto d'ora, aggiungendo acqua tiepida se serve, fino ad ottenere un panetto liscio e sodo. Stendere la pasta con il mattarello e fare un disco alto circa 1 cm, coprire con un tovagliolo umido e lasciar riposare per almeno 20 minuti o più.

Dividere in pezzi la pasta ottenuta, arrotolare i pezzi sulla spianatoia con il palmo della mano in modo da formare dei cilindri e, prendendone uno alla volta lasciare gli altri coperti perché non secchino. Tagliarne dei pezzetti tali da ottenere, arrotolandoli ancora con il palmo della mano, come dei lombriconi lisci grossi più o meno come i bucatini e molto più lunghi dei normali spaghetti, circa 30 cm. Stenderli su un telo e spolverare con la semola rimacinata.

Mettere a bollire una pentola con abbondante acqua salata in cui si cuocerà la pasta fino a quando non verrà a galla. Condirla con sugo di pomodoro e pecorino (o parmigiano).










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