Il caffè è una bevanda essenziale per molti, ma il suo impatto sulla salute del cuore è ancora oggetto di dibattito. Mentre alcuni ritengono che la caffeina possa danneggiare la salute del cuore, un nuovo studio offre una visione diversa. Con risultati che possono sorprendere, i ricercatori rivelano come un consumo moderato di caffè possa avere un'influenza positiva o negativa sul nostro cuore. Se siete amanti del caffè e vi state chiedendo se non sia il caso di rivedere la vostra assunzione quotidiana, un nuovo studio ha rivelato il rapporto tra caffeina e salute del cuore.
Il caffè fa parte del rituale quotidiano di milioni di persone in tutto il mondo. Che sia per svegliarsi al mattino o per fare una pausa durante la giornata, questa bevanda è diventata un must. In media, si stima che i bevitori di caffè ne consumino tra le due e le quattro tazze al giorno, anche se questa quantità può variare da Paese a Paese e in base alle abitudini personali. Negli Stati Uniti, ad esempio, uno studio dimostra che il consumo medio è di circa 3 tazze al giorno.
In Europa, in particolare in Finlandia, la media arriva a 4 tazze al giorno. Tuttavia, la quantità di caffeina ingerita varia anche in base alle dimensioni della tazzina e al metodo di preparazione. Un espresso, ad esempio, contiene circa 63 mg di caffeina per tazza, mentre una tazza di caffè filtro può contenerne fino a 120 mg. Questo può cambiare rapidamente la dose giornaliera di caffeina consumata, soprattutto per chi preferisce caffè più concentrati o bevande basate su più dosi di caffè, come il caffè macchiato o il cappuccino.
La questione della quantità di caffè "ideale" è spesso dibattuta. Alcuni esperti ritengono che fino a 400 mg di caffeina al giorno, ovvero circa quattro tazze, sia sicuro per la maggior parte degli adulti sani. Tuttavia, per coloro che sono più sensibili alla caffeina, anche una o due tazze possono causare effetti collaterali come palpitazioni o ansia.
Il profilo di consumo del caffè varia significativamente tra gli individui, con differenze sia nella quantità giornaliera sia nella distribuzione temporale. Alla luce di tale eterogeneità, si pone il quesito relativo agli impatti sulla salute associati al consumo di questa bevanda.