Il primo giorno è quello della realizzazione vera e propria. Su una spianatoia disponiamo la farina a fontana e al centro mettiamo l'olio.
Dopo averlo mescolato con un po' di farina, aggiungiamo il vino come fosse l'acqua per la pizza, vale a dire mettiamone un poco alla volta e impastiamo fino ad ottenere una palla consistente e liscia. Se è troppo molle aggiungiamo un po' di farina.
La quantità del vino non la so, aggiunto ad occhio, però l'impasto deve risultare così.
Stendiamo l'impasto, come spessore io uso il numero 5 della macchina sfogliatrice. Con una rotella per ravioli ricaviamo dalla sfoglia delle strisce lunghe 20-30cm e larghe 2cm.
Ognuna di queste va "pizzicata" ogni 2cm circa per ricavare delle piccole conche, fino ad ottenere una striscia in cui si hanno alternati i punti in cui i due bordi della striscia sono adesi e i punti in cui c'è la conchetta. Dobbiamo quindi arrotolare la striscia su se stessa, formando una piccola spirale.
Il secondo giorno è quello della frittura. In una padella con abbondante olio caldo friggiamo le cartellate da entrambe i lati, mettiamole quindi a scolare su della carta da cucina. Se vogliamo fare le cose per bene, lasciamole ancora un giorno avvolte nella carta da cucina al fine di eliminare più olio possibile.
Il terzo giorno immergiamo le cartellate nel vino cotto e mettiamole in un contenitore. Sul fondo si formerà uno strato di vino cotto che farà si che le cartellate più in basso diventino più morbide. I giorni successivi svuotiamo il contenitore e invertiamo l'ordine di disposizione delle cartellate, riversando sopra il vino cotto che c'era sul fondo; in questo modo dopo due o tre giorni saranno tutte ugualmente morbide.