Il lattosio è uno zucchero disaccaride presente nel latte dei mammiferi in varie percentuali che si aggirano intorno al 5% in peso, a seconda della specie in questione.
È composto da due monosaccaridi, il glucosio e ilgalattosio, in cui viene scisso durante la digestione grazie all'enzima lattasi. Quest'ultimo trae le sue origini da una mutazione genetica di certe popolazioni di alcune migliaia di anni fa che, in seguito all'introduzione del latte extraspecie nella propria alimentazione, hanno indirettamente adeguato il loro organismo affinché potesse esser digerito.
Il lattosio è contenuto in concentrazioni diverse anche nei derivati del latte, dalle mozzarelle alla ricotta, dallo yogurt ai formaggi freschi, fino a scomparire nei formaggi più stagionati a pasta dura.
È bene fare un distinguo tra allergia ed intolleranza al latte:
L'allergia è scatenata da un disturbo del sistema immunitario che reagisce in modo esagerato alle proteine del latte. L'intolleranza, invece, è dovuta alla deficienza dell'enzima lattasi che determina la difficoltà di digestione del lattosio. Ciò accade sopratutto nei soggetti appartenenti a popolazioni, relativamente "nuove" al consumo di latte di natura animale, il cui organismo non è abituato a produrre l'enzima lattasi indispensabile per la scissione della molecola lattosio nell'intestino.
L'intolleranza al lattosio si può manifestare nei neonati prematuri e solo dopo i primi anni di vita per i bambini nati al nono mese. I sintomi dell'intolleranza al lattosio sono tra i più disparati: feci galleggianti o maleodoranti, crampi addominali, flatulenza, dilatazione e gonfiore addominale dovuti alla presenza di gas, diarrea, dimagrimento. Le ricette senza lattosio sono un ottimo espediente per evitare questi spiacevoli inconvenienti!
Ne aggiungeremo altre prossimamente! :-)