Impastare a mano sulla spianatoia oppure con la planetaria le farine, l'olio, l'uovo, acqua tiepida leggermente salata. Tanta quanta ne serve per fare un impasto ben compatto e liscio. Stendere ora l'impasto sulla spianatoia con il "ransagnolo".
Ottenendo una sfloglia alta 2 cm circa. Arrotolarla su se stessa. Tagliare ora il rotolo in listarelle larghe come una tagliatella ed allungarle con le mani,strusciandole sulla tavola e facendo pressione con il palmo della mano. L'abilità sta nel non rompere i lunghetti... devono divenire, lunghi, lisci, un po' più grossi di uno spaghetto.
Per non farli attaccare spolverizzare la spianatoia con un po' di farina di granturco o semolino...ma con questa versione è difficile che si verifichi questo problema. Finito di "appiciare"i lunghetti, mettere l'acqua a bollirein una pentola capiente e salarla, quindi raccoglierli dalla spianatoia e lessarli.
Quando vengono a galla,quelli tradizionali di sola farina,sono pronti mentre questi hanno bisogno di qualche minuto di bollitura. Scolarli e condirli a piacimento. Usato il sugo di carne toscano,insaporendoli con qualche pezzetto di porcino trifolato,ma sono ottimi anche con l'agliata, con le briciole o con il sugo di nana o di "locio".