Impastate il tutto come per una normale frolla e poi lasciate riposare in frigo per la solita oretta. Usato ed uso lo strutto perchè dà un aroma particolare alla pasta, donandole una friabilità a mio parere unica, e anche perchè era il grasso usato nei tempi passati, quando il burro era un lusso concesso solo ai ricchi! ovviamente però potete tranquillamente sostituirlo con il pari peso di burro. Assaggiate la frolla da cruda e non spaventatevi se in cottura sentirete un cattivo odore: l'ammoniaca regala a questi biscotti una particolare morbidezza interna e li rende adatti ad essere conservati per lungo tempo.
Sbriociolate finemente i ritagli di pds ed aggiungetevi il cacao e le nocciole... aggiungete anche la marmellata e amalgamate bene; bagnate con il liquore poco alla volta: dovrete ottenere una massa morbida ma compatta; non deve assolutamente diventare molle o liquida. Riprendete la frolla e stendetela ad uno spessore di mezzo cm in un bel rettangolo: non preoccupatevi se i bordi sono frastagliati. Questo è un biscotto del riciclo, non occorre avere bordi lisci e regolari. Prendete ora la vostra farcia e trasferitela sulla frolla formando un bel salame sul lato lungo del rettangolo e ponendolo al centro della pasta... Ora ripiegate sulla farcia un lembo della pasta, pennellatene la superficie con poco albume e ricoprite con l'altro lembo.
Ora preparate una glassa con 50 grammi di zucchero a velo, pochissima acqua ed un cucchiaino di albume: la glassa deve essere soda e scivolare a fatica dal cucchiaio: fate attenzione perchè se la fate troppo liquida inevitabilmente tenderà a scappare da tutte le parti! Con la glassa pennellate abbondantemente la superficie dei vostri biscotti. Passate al setaccio un cucchaio di marmellata di amarena e con l'aiuto di una sac-a-poche create delle linee sulla glassa.