Il pesce San Pietro è una varietà molto pregiata e non sempre reperibile nei nostri mercati. Secondo la leggenda la macchia scura che lo caratterizza sarebbe limpronta digitale di San Pietro che, dopo averlo pescato, inteneritosi per i suoi lamenti, decise di ributtarlo in acqua. Prima di cominciare la preparazione, consentitemi una importante raccomandazione: al momento della sua pulizia prestate attenzione perché il pesce San Pietro possiede degli aculei vigorosi che procurano dolorose escoriazioni. Oggi ho acquistato un San Pietro di medie dimensioni, pescato in nottata nel golfo di Cagliari. Lo cucinerò abbinandolo agli asparagi selvatici, racconti da mia madre in campagna. Prepariamo gli asparagi, eliminando la parte finale, quella più dura, laviamoli e tagliamoli in due. Per capire quale parte di gambo bisogna eliminare pieghiamo gli asparagi e tagliamoli nel punto in cui si spezzano. Ungiamo una teglia da forno, sistemiamo gli asparagi con qualche cucchiaiata di acqua tiepida e cuciniamo per circa dieci minuti. Sminuzziamo il timo e tritiamo laglio e farciamo la cavità addominale del pesce. Uniamo agli asparagi al pesce San Pietro, saliamo e sfumiamo col vino bianco. Facciamo cuocere per circa venti minuti verificando che il fondo di cottura non si asciughi troppo, se fosse così allunghiamolo con un po di acqua calda. Poco prima di spegnere il forno aggiungiamo le olive verdi e un po di peperoncino e portiamo in tavola. Buon appetito!
Commenti dei membri:
Io mi chiamo maikol naydenov e volevo dire che questo piatto era bunonissimo