In una ciotola capiente, sciogliete il lievito in acqua a temperatura ambiente con un pizzico di zucchero per favorire la lievitazione. Aggiungete poi, in successione, l'olio, la farina e il sale. La farina dev'essere versata a pioggia, poco a poco, dentro alla ciotola dell'acqua.
Bisogna fare attenzione a versare poca farina per volta e a sciogliere bene i grumi nell'acqua: si può usare un cucchiaio di legno o una frusta, sempre di legno. Incorporate la farina nell'acqua e lavorare l'impasto con pazienza finchè non diventa omogeneo.
Per avere un'idea di quando l'impasto è quasi pronto basta osservare la ciotola: non appena l'impasto incomincia a staccarsi dalle pareti e forma una palla appena appena uniforme, è quasi pronto. Lavorate a lungo finché l'impasto non assorbe l'olio completamente.
Lasciate poi lievitare la palla di impasto sotto un panno di lana per circa un'ora. Quando la pasta è ben lievitata e agevolmente lavorabile anche fuori dalla ciotola si può procede: trasferite pertanto l'impasto su un piano di marmo o sul tradizionale piano della cucina e cominciate a lavorarlo; prendete un pizzico di impasto con due dita, porlo sul piano e formare dei rotolini sottili, e poi ripiegate ad anello, come per fare il tarallo italiano.
Attenzione, gli anelli devono essere veramente sottili e piccoli per risultare croccanti: roschette panciute e tondeggianti sono belle da vedere prima di infornare, ma non appena lievitano in forno diventano deformi e fiappe. Bisogna davvero fare un lavoro minuzioso, ma il prodotto finale è davvero speciale.
Appoggiate le roschette crude su carta da forno, infornarele per dieci minuti circa a 180°, finchè non diventano di un bel bianco appena imbiondito. Il forno dev'essere ben caldo e non dev'essere aperto mentre le roschette cuociono. Sfornate le roschette e lasciatele raffreddare sulla teglia.
Le roschette vanno servite a temperatura ambiente. Volendo, prima di mettere le roschette in forno si può spennellarle con un pochino d'acqua e coprirle superficialmente con una spolverata di semi di sesamo o di finocchio, ma il gusto cambia radicalmente e non è detto che piaccia a tutti. Conviene in prima istanza tentare la ricetta basic.