Ovviamente, per un dolce più grande, useremo la doppia dose.Farina e sale servono per preparare, con l'acqua necessaria a ottenere una pasta consistente, la base di pasta matta, che lascerete riposare avvolta in pellicola per un'oretta e poi tirerete in una sfoglia sottilissima.
Nel frattempo riscaldate il latte condensato con la vaniglia e la buccia di limone, lasciando anche quello in infusione. Con la sfoglia di pasta matta va foderato uno stampo di 18-20 cm. di diametro, imburrato e infarinato.
Adesso devo fare una precisazione scontata: per carità del Cielo, non apribile! Lo so che è assurdo sottolinearlo, ma esiste anche gente poco avveduta : che una volta preso dall'armadietto uno stampo apribile, così, per pura abitudine, senza riflettere, e ritrovata con il composto che gocciolava dappertutto, un dolce ridotto di almeno il venti per cento, e tante parolacce al momento di ripulire.
Quindi, lo dico. A questo punto ci occupiamo delle uova: sbattiamo i tuorli con lo zucchero, li aggiungiamo al latte intiepidito e uniamo delicatamente gli albumi a neve. Versiamo il tutto nello stampo con la pasta matta ed è fatta.
Il dolce va in forno a 180º per circa mezz'ora: quando avrà raggiunto la consistenza di budino, potremo tirarlo fuori e spolverarlo di zucchero a velo, ripetendo spesso l'operazione.