Premesso che mio padre, i polpi, pescati fino a qualche tempo fa e che quindi so benissimo come si fa a pulirne uno, se vi aspettate che qui sopra mi metta a spiegarvi il perchè e il percome della tecnica di preparazione del suddetto vi sbagliate di grosso.
Anche perchè deciso che non perdo più tempo con 'ste cose, visto che il pescivendolo vede e provvede, per altro pure a gratis. Per cui, fatevi preparare la bestia da lui e non parliamone più. A casa, invece, mettete su una bella pentola d'acqua: la suocera non ci mette niente, a parte un po' di sale o un po' di alloro e credetemi, vien bene lo stesso.
Il segreto è battere il polpo con un batticarne, per sfibrarne i filamenti e far sì che diventi tenero in cottura; dopodichè, appena l'acqua bolle, lo si immerge per tre o quattro volte, tenendoo per la testa, in modo da far attorcigliare i tentacoli. Alla fine, lo si lascia cuocere, in acqua che "freme", per circa 40 minuti.
E' pronto quando è tenero. Lascia raffreddare nella sua acqua, poi pulisce, lasciando le ventose e alla fine taglia a pezzetti con le forbici. da parte, di fa un trito di aglio e prezzemolo con cui condisce il polpo, insieme a due bei cucchiai di olio extravergine di oliva e alle olive snocciolate.
Nel frattempo, si lessano le patate a tocchetti e, quando sono pronte, lasciano raffreddare e uniscono al polpo, mescolando velocemente, badando a che restino intatte e non si trasformino in poltiglia. Dopodichè, si aggiusta di sale e di pepe, se piace, e si lascia riposare in frigorifero, coperto, fino a pochi minuti prima di servire. Si porta in tavola a temperstura ambiente.