Si praticano dei tagli trasversali nella cotenna, e si massaggia con l'olio e le erbe aromatiche, in modo da far assorbire nele il tutto alla carne.
Si infilano poi le erbe nei tagli. Dopodiché, si spennella il coscio con del miele, meglio se di castagno.
Si accende il forno a 150 gradi, modalità statica e si mette sul fondo una teglia piena d'acqua per tre quarti.
Si irrora il coscio con il gin e lo si inforna. Dopo una decina di minuti, lo si ricopre di carta stagnola e si prosegue la cottura a temperatura molto bassa per tre o quattro ore, dipende dal peso della carne.
A queste temperature e con l'accorgimento del vapore nel forno, la carne non asciuga. Gli ultimi dieci minuti, si toglie la stagnola, si alza la temperatura a 190-200 gradi e si completa la doratura della carne.
L'abbiamo servita con una composta di mirtilli e della senape al miele.