Cinque come le linee orizzontali che compongono il pentagramma musicale: Chiara, Daniela, Monica, Alessia e Margherita. Appartengono a loro le dieci mani che scrivono sul bellissimo blog di cucina Pentagrammi di Farina. Un esperimento nato per gioco che sta dando alle ragazze marchigiane (sparse per l'Europa) tantissime soddisfazioni. Un sogno che è diventato realtà nel giro di poco tempo.
Noi di Petitchef.it, abbiamo avuto l'onore di fare quattro chiacchiere con loro. E abbiamo il piacere di condividere con tutti voi il racconto della genesi e dell'esperienza di questo blog cooperativo di grande successo.
Ciao ragazze, grazie mille per aver accettato la nostra intervista! Il vostro è un blog a dieci mani: 5 amiche sparse per l'Europa unite dalla passione per la cucina e per la musica. Volete presentarvi alla nostra comunità di golosi?
Siamo 5 amiche da tutta la vita con personalità molto diverse ma accomunate dalla passione per il cibo e la musica.
Ci raccontate com'è nata l'idea di questo progetto?
Come scriviamo nella nostra pagina delle Pentagrammate, l’idea del blog nasce da un viaggio a Londra a ottobre 2014 dove tutte insieme ci siamo ritrovate e abbiamo deciso di condividere uno spazio virtuale dove scambiare idee, chiacchiere e passioni. Da quel momento in poi le idee e i progetti sono iniziati a “fiorire” e non solo in campo culinario coinvolgendoci talmente tanto da non ritenerlo più solo un piccolo passatempo ma una promessa quotidiana alla riscoperta di antichi sapori della nostra regione e nuovi accostamenti.
Di solito, ogni ricetta che pubblicate è accompagnata da una colonna sonora. In base a cosa scegliete le musiche?
Solitamente la canzone viene scelta in base all’emozione che ci suscita il momento in cui si è alle prese tra fornelli, farina e taglieri. Altre volte, invece, la canzone è collegata da associazioni di colori ed ingredienti del piatto realizzato, ad esempio la scelta di Yellow dei Coldplay per la ricetta dell’estratto di succo giallo. In generale la musica per noi rappresenta il ritmo della nostra cucina: la melodia viene scelta in base ai tempi e agli step di preparazione della ricetta.
A volte è anche un ricordo o un momento ben delineato nella memoria che fa scattare la scelta di una particolare canzone per una ricetta.
Quali sono i pro di gestire un blog costituito da diversi collaboratori?
Il primo vantaggio è sicuramente legato all’organizzazione e gestione delle ricette: ad ognuna di noi è associato un giorno alla settimana dove poter esprimersi e gestirsi nella più totale libertà.
Inoltre, il fatto di vivere in città e paesi diversi è per noi un aspetto che arricchisce il bagaglio di tradizioni culinarie marchigiane: infatti assorbiamo giorno dopo giorno modi di cucinare, ricette, ingredienti dei paesi che ci hanno adottato per poi riproporli secondo la nostra ottica.
Ma il vero e principale vantaggio, ovvero quello che ci caratterizza maggiormente, sta nella diversità e nell’approccio personale di ognuna di noi agli ingredienti e alla cucina.
Quali i contro?
Certo la distanza è un vantaggio per sperimentare nuove cose e conoscere nuove realtà, ma è una note dolente nella condivisione non virtuale della tavola e delle chiacchiere. Da sempre abbiamo infatti sostenuto che il nostro approccio alla cucina è volto a donare e regalare una parte di noi alle altre. Noi cuciniamo per fare stare bene le persone che amiamo e il fatto di non poter dividere una bella tavola imbandita è un peccato!
Sul vostro blog di cucina si trovano tante ricette senza glutine. Qualcuna di voi è celiaca?
La nostra Daniela ha scoperto di essere intollerante al glutine circa 3 anni fa e quindi la sua passione per la cucina si è trasformata e arricchita inventando e adattando le ricette per seguire la sua dieta.
Ma non è finita qui! L’aver scoperto di avere questa intolleranza ha avuto altri risvolti positivi: in in primis la capacità empatica di comprendere altre intolleranze alimentari e cucinare con cura e attenzione alle possibili contaminazioni. In secondo luogo, la voglia di cercare, scoprire e assaporare nuovi ingredienti finora poco utilizzati e conosciuti nella dieta tradizionale.
Avete mai partecipato a contest per foodblogger? Ne avete vinto qualcuno?
Abbiamo iniziato molto recentemente ad affacciarci al mondo dei contest per i food blogger e siamo rimasti notevolmente sorpresi dalla quantità di possibilità offerte dal web.
Il mese di marzo è stato particolarmente fortunato: abbiamo partecipato a due contest, uno indetto dalla Scuola di Cucina del Gluten Free Travel & Living e il secondo chiamato L’orto del bambino intollerante proposto dai blog "Una favola in Tavola - il Mondo di Ortolandia" e da "Senza è buono"
Nel primo ci siamo cimentate nella preparazione della pasta fresca gluten free e abbiamo proposto ravioli ripieni di zucca e porcini. Nel secondo invece abbiamo preparato dei burger vegetariani a base di broccoli e miglio per i bambini intolleranti al lattosio. Una bella soddisfazione, ma non ci fermiamo di sicuro qua!
Se doveste rappresentare il vostro blog tramite un piatto, quale pietanza scegliereste?
Se pentagrammi di farina fosse un piatto, sarebbe un piatto coloratissimo e ricco di profumi e melodie non proprio italiane. La prima immagine venuta alla mente è una grande padellata di paella mista pesce, carne, verdure e spezie che insieme danno l’idea di una convivialità dove gusti, colori, sapori e personalità diversi si riflettono e si armonizzano in un unico piatto.
C'è un ingrediente che nessuna di voi utilizza nelle proprie ricette?
Ognuna ha le proprie preferenze gastronomiche, ma in linea generale cerchiamo di abbracciare tutti gli ingredienti e non lasciare nessun escluso, ovviamente facendo una certa attenzione ad usare elementi più salutari e di qualità piuttosto che raffinati industrialmente.
Credo che la cucina sia qualcosa di molto personale. A questo proposito mi piacerebbe sapere, da ognuna di voi, cosa rappresenta nella propria vita...
Alessia: per me cucinare è stato ritrovare il piacere e il tempo di stare a casa...allentare i ritmi dalla vita frenetica a cui ero abituata (e a cui comunque appartengo) e abbracciare l’idea di conoscere nuove ricette così lontane dai miei gusti di una volta. Devo dire che è stato terapeutico per me sia cucinare ma anche scrivere... la tastiera diventa il mezzo attraverso cui posso veramente sentirmi libera di esprimere tutto ciò che voglio.
Daniela: ho sempre avuto la passione per la cucina e il cibo buono, e negli ultimi anni a questo interesse si è aggiunto quello per la ricerca di ingredienti di qualità che è sfociato in una piccola produzione personale... il mio amato orto! Mi piace cucinare per le persone che amo e renderle felici, mi rilassa e mi appaga profondamente.
Monica: Nasco più buona forchetta che cuoca provetta. Il mio approccio alla cucina è cambiato con questo pensiero: "ma quante varietà di polpette vegetariane esistono!!". Così ho scoperto come la sperimentazione in cucina possa stimolare la fantasia oltre che il palato. Quello che prima era un dovere è diventato un divertimento.
Margherita: Cucinare rappresenta il piacere di preparare del buon cibo da poter condividere con altre persone e amici!! Non chiedetemi di fare grandi cucine solo per me...al massimo, golosa come sono, tanti bei dolci!
Chiara: Spesso quando si prepara un piatto lo si fa sapendo che il suo sapore verrà condiviso con le persone che si siederanno attorno alla propria tavola. Per questo credo che cucinare sia un atto sociale, un momento di creazione che non troverebbe ispirazione senza la presenza degli altri.
Commenti dei membri:
3-2
Bravissime!!!