La sera prima della cottura si fa a dadini la carne di cinghiale, si lava e si mette a sgocciolare, dopodichè si mette in un tegame di acciaio o smalto con il trito di tutti i composti (aglio, ginepro, pepe, chiodi di garofano, alloro, rosmarino, salvia, cipolla, peperoncino, origano, timo e il dado), si aggiunge circa mezzo bicchiere di olio e un bicchiere di vino rosso e si lascia marinare tutta la notte in un ambiente fresco.
La mattina successiva si mette il tutto a far rosolare a fuoco vivo finché il liquido non ritira (non deve rimanere troppo asciutto però) e poi si aggiunge la passata di pomodoro (o i pelati) con un pochino di concentrato di pomodoro; il tutto si diluisce con un po' d'acqua o di brodo (a seconda se si vuole il cinghiale più o meno saporito) e si cuoce per circa due ore regolando di sale e aggiungendo un pò di brodo al bisogno.
Quando il cinghiale è quasi pronto si aggiungono le olive e si lascia insaporire.